La Storia
Le origini della Villa
La villa sorge in un'area che anticamente fu proprietà dei pisani Venuleii, una famiglia consolare romana di origine etrusca. Nel 1126 la Guardia di Corliano risulta in possesso dei figli di Schiero II Visconti, rappresentanti degli Obertenghi a Pisa.
La costruzione della villa fu comunque iniziata dagli Spini, famiglia di mercanti e banchieri, nella prima metà del XV secolo, probabilmente sui ruderi di un edificio di Lucius Venuleius Montanus, duoviro della colonia pisana, ”pontefice” del collegio sacerdotale degli Arvali, che nel 92 d.C. costruì l'acquedotto di Caldaccoli e le Terme di Pisa.
Al 17 giugno 1536 (stile pisano) risale l'atto di vendita della proprietà agli attuali proprietari da parte dei fratelli Giovanni e Bernardo di Francesco Spini di un "Palazzo da Signore, con una scala di fuora, con un ballatoio davanti alla porta maggiore, con fonte e con terra intorno ad uso di detto palazzo”, dietro esborso di 1500 fiorini fiorentini.
- Dimora storica toscana
- Residenza tra arte e natura
Le origini della Villa
La villa sorge in un'area che anticamente fu proprietà dei pisani Venuleii, una famiglia consolare romana di origine etrusca. Nel 1126 la Guardia di Corliano risulta in possesso dei figli di Schiero II Visconti, rappresentanti degli Obertenghi a Pisa.
La costruzione della villa fu comunque iniziata dagli Spini, famiglia di mercanti e banchieri, nella prima metà del XV secolo, probabilmente sui ruderi di un edificio di Lucius Venuleius Montanus, duoviro della colonia pisana, ”pontefice” del collegio sacerdotale degli Arvali, che nel 92 d.C. costruì l'acquedotto di Caldaccoli e le Terme di Pisa.
Al 17 giugno 1536 (stile pisano) risale l'atto di vendita della proprietà agli attuali proprietari da parte dei fratelli Giovanni e Bernardo di Francesco Spini di un "Palazzo da Signore, con una scala di fuora, con un ballatoio davanti alla porta maggiore, con fonte e con terra intorno ad uso di detto palazzo”, dietro esborso di 1500 fiorini fiorentini.
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- Residenza tra arte e natura
Un gioiello del Barocco pisano
Nel 1755 in occasione del matrimonio di Teresa della Seta Gaetani Bocca (1736-1816) con il conte Cosimo Baldassarre Agostini Fantini Venerosi (1722-1793), il complesso monumentale fu ristrutturato dall'architetto veronese Ignazio Pellegrini (1715-1790). Il Pellegrini mutò l'approccio scenografico del primitivo vialone d'accesso alla villa, che da rettilineo e in asse con l'entrata della villa, trasformò in un duplice percorso anulare, lambito, all'interno, da un parco e, verso l'esterno, da boschi, racchiusi in una nuova cinta muraria. Il parco, descritto da Giovanni Targioni Tozzetti (1712-1783), si estende su 5 ettari con piante secolari e rare specie botaniche, il suo assetto attuale è fatto risalire al 1884, in occasione delle nozze tra il conte Alfredo Agostini Venerosi della Seta (1885-1903) e la contessa Teresa Marcello (1862-1946).

Una storia viva che continua
Nel corso dei secoli, la Villa di Corliano ha saputo conservare il suo fascino originario, diventando oggi una delle più significative residenze storiche private della Toscana ancora abitate.
La proprietà è tuttora della famiglia Agostini Venerosi della Seta, che ha saputo valorizzarla aprendola al pubblico per visite, eventi, ospitalità di charme e attività culturali.
Ogni angolo della villa racconta una storia: un dialogo continuo tra passato e presente, tra arte e natura.
Oltre alla dimora principale, il complesso comprende un parco monumentale, una cappella gentilizia, antiche cantine voltate e un’antica fattoria. Elementi architettonici, simboli allegorici e dettagli decorativi dialogano con il paesaggio circostante, restituendo l’atmosfera autentica di un tempo e offrendo un’esperienza immersiva nella storia e nella cultura toscana.
La facciata della villa, decorata da graffiti manieristi del Cinquecento, rappresenta un unicum nella zona, con rappresentazioni allegoriche delle virtù accademiche come la Fortezza, l’Abbondanza e la Fortuna. Questi motivi, insieme agli stemmi nobiliari e agli affreschi interni, testimoniano la vocazione culturale e intellettuale della famiglia e rendono la villa un luogo di grande interesse storico-artistico.
Una storia viva che continua
Nel corso dei secoli, la Villa di Corliano ha saputo conservare il suo fascino originario, diventando oggi una delle più significative residenze storiche private della Toscana ancora abitate.
La proprietà è tuttora della famiglia Agostini Venerosi della Seta, che ha saputo valorizzarla aprendola al pubblico per visite, eventi, ospitalità di charme e attività culturali.
Ogni angolo della villa racconta una storia: un dialogo continuo tra passato e presente, tra arte e natura.
Oltre alla dimora principale, il complesso comprende un parco monumentale, una cappella gentilizia, antiche cantine voltate e un’antica fattoria. Elementi architettonici, simboli allegorici e dettagli decorativi dialogano con il paesaggio circostante, restituendo l’atmosfera autentica di un tempo e offrendo un’esperienza immersiva nella storia e nella cultura toscana.
La facciata della villa, decorata da graffiti manieristi del Cinquecento, rappresenta un unicum nella zona, con rappresentazioni allegoriche delle virtù accademiche come la Fortezza, l’Abbondanza e la Fortuna. Questi motivi, insieme agli stemmi nobiliari e agli affreschi interni, testimoniano la vocazione culturale e intellettuale della famiglia e rendono la villa un luogo di grande interesse storico-artistico.
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